Cultura

SERVIZI MUSEALI

  • vigilanza e monitoraggio alle sale espositive
  • utilizzo degli impianti d’allarme e degli impianti tecnici, audio e video
  • gestione biglietterie, bookshop e servizi aggiuntivi
  • gestione punti informativi e d’orientamento qualificato dei visitatori
  • monitoraggio affluenza visitatori e gradimento sui servizi attivi
  • strategie di comunicazione e piano di promozione delle iniziative
  • ricerca e redazione dei testi per supporti informatici
  • coordinamento, il monitoraggio e il controllo di tutti i servizi erogati;

UFFICI INFORMAZIONE TURISTICI

  • apertura al pubblico e servizio di informazione e accoglienza turistica
  • servizio di biglietteria elettronica
  • servizio di informazione e gestione noleggio apparati di supporto turistico
  • gestione degli strumenti di comunicazione e di promozione dei servizi inclusi social network
  • distribuzione della documentazione turistica e gestione dei materiali informativi da esporre o mettere in distribuzione in forma gratuita e self-service negli appositi spazi
  • monitoraggio e rilevazione statistica dei flussi turistici
  • gestione bookshop per vendita

SERVIZI BIBLIOTECARI E ARCHIVI

  • FRONT OFFICE: gestione del pubblico con i relativi compiti di reception, accoglienza, orientamento, prima informazione e reference;
  • BACK OFFICE: gestione del patrimonio documentario con registrazione degli iscritti, attività di prestito anche interbibliotecario, iter del libro, catalogazione, riordino del materiale;
  • gestione degli strumenti di comunicazione e di promozione dei servizi inclusi social network;
  • coordinamento, il monitoraggio e il controllo di tutti i servizi erogati;
  • gestione delle attività di progettazione e promozione dell’offerta didattica e degli eventi e iniziative culturali di affiancamento e sostegno alle iniziative di promozione del servizio e del patrimonio bibliotecario

DIDATTICA ED EVENTI

  • lezioni frontali, attraverso l’utilizzo di apparati didattici;
  • visite animate per i più piccoli;
  • visite guidate per bambini e ragazzi, strutturate sulla base dell’età dei partecipanti;
  • visite tematiche e di approfondimento storico;
  • laboratori e animazioni legati alla storia locale;
  • animazioni e spettacoli a tema;
  • performance teatrali
  • narrazioni e spettacoli in costume
  • attività educative e di animazione per bambini ed adulti

I nostri progetti

TORRE GHILANDINA - EX DIURNO - SALE STORICHE

A fianco dell’abside del Duomo di Modena, si proietta verso l’alto con i suoi 89.32 metri, agile e slanciata nelle sue armoniose proporzioni, la torre Ghirlandina, simbolo della città. Il vezzeggiativo con cui i modenesi l’hanno battezzata ha origine dalle balaustre in marmo che ne incoronano la guglia, “leggiadre come ghirlande”. Edificata come torre campanaria del Duomo, la Ghirlandina ha tuttavia rivestito fin dalle sue origini un’importante funzione civica: il suono delle sue campane scandiva i tempi della vita della città, segnalava l’apertura delle porte della cinta muraria e chiamava a raccolta la popolazione in situazioni di allarme e pericolo. Le sue possenti mura custodivano la cosiddetta “Sacrestia” del Comune, dove erano conservati i forzieri, gli atti pubblici e oggetti di alto valore simbolico come la celebre trecentesca “Secchia rapita”, vile e supremo oggetto di contesa tra modenesi e bolognesi nell’infuriare della storica battaglia di Zappolino (1325).
Del complesso, istituito patrimonio Unesco 20 anni fa, fanno parte anche le Sale storiche del Palazzo Comunale: il camerino dei Confirmati, la Sala del Fuoco, la Sala del Consiglio Vecchio, la Sala degli Arazzi e la Sala dei Matrimoni.

AR/S Archeosistemi si occupa del servizio biglietteria, accoglienza e visita guidata dal 2015, collaborando alla valorizzazione delle aree monumentali attraverso l’organizzazione di animazioni e visite tematiche.

MONTECCHIO EMILIA

L’impianto originario del Castello di Montecchio risale, almeno, al secolo XI. Numerosi ritrovamenti alto-medievali (tra cui il sepolcreto) e rinvenimenti di epoca barbarica e romana attestano, però, la preesistenza nella zona di insediamenti più antichi. La sua posizione strategica, nel medio corso della valle dell’Enza, gli ha attribuito un ruolo di avvistamento e di primo baluardo del sistema difensivo preappenninico, posto in atto dai Canossa. Nel secolo XIII fu oggetto di aspre contese tra i Vescovi e il Comune di Parma. Nel 1246 ritornò agli Estensi che, dal secolo successivo vi costituirono un loro feudo privilegiato. Dal 1482 al 1486 fu occupato da Guido Torelli che fortificò la Rocca. Montecchio, elevato a marchesato nel 1562, seguì poi le sorti del Ducato Estense, salvo brevi periodi fino alla fine del 1700 (avvento della repubblica reggiana) e poi fino alla Costituzione del Regno d’Italia. L’attuale struttura del castello risale al tardo medioevo. L’edificazione proseguì con successivi interventi fino al XVI secolo per volere degli Estensi e in particolare del principe Luigi D’Este, che qui ebbe residenza dal 1638.

Inserito nel percorso di visita del castello, il Palazzo Vicedomini Cavezzi resta il meglio conservato del centro storico di Montecchio. La sua unicità deriva dal fatto che i proprietari, soprattutto quelli delle ultime generazioni, non hanno mai apportato modifiche all’impianto originario. L’edificio, il cui aspetto attuale risale alla fine del Settecento, appartiene alla tipologia delle “case a corte”: si articola su due piani e un sottotetto, che si affacciano su un loggiato posto ai lati del piccolo cortile interno.