POMPEI - THERMOPOLIUM REGIO V

Il progetto ha previsto il completamento dello scavo dell’ambiente 2, fino al raggiungimento dell’antico piano pavimentale, consentirà di definire in maniera più dettagliata l’ambiente oggetto di intervento e di indagare la muratura attualmente parzialmente coperta dal terrapieno presente nella zona nord-est dell’invaso.
Tutte le lavorazioni sono state precedute da un sistematico intervento di protezione degli apparati decorativi parietali e pavimentali: emergenti e via via rinvenuti nel corso delle lavorazioni.

Gli interventi di restauro e consolidamento hanno interessato operazioni di sarcitura di lesioni, consolidamento dei giunti disgregati di malta, il restauro di porzioni di muratura antica per integrazione di cavità, il restauro dei colmi murari, rigenerazione del nucleo delle murature più sollecitate, la pulizia delle aree dalla vegetazione infestante e la rimozione delle opere di presidio e protezione temporanea esistenti.  
 Gli apparati decorativi già messi in luce sono stati oggetto di interventi di restauro, al fine di garantirne la conservazione.

Lo scavo archeologico ha fatto emergere strutture murarie e apparati decorativi parietali e pavimentali, in diversificate condizioni di conservazione, non preventivamente prevedibili.
Le strutture emerse sono state adeguatamente puntellate e sostenute da opere provvisionali e le previste lavorazioni di “pronto intervento di messa in sicurezza” sono state operate in concomitanza 
all’avanzamento dello scavo archeologo, al fine di garantire la conservazione di tutta a materia antica che via via è emersa.  
Le lavorazioni per le murature sono sintetizzabili come segue:  
- Integrazione di cavità nell'apparecchiatura muraria eseguita previa spazzolatura e raschiatura di un primo strato di malta fino al vivo del nucleo interno, pulizia e lavaggio della superficie, piccoli tagli per 
apprestature, ed eventuale consolidamento del nucleo interno con tufo e malta di calce della stessa composizione delle esistenti o similare (a scelta della D.L.), ripristino del paramento esterno, compresa la 
stilatura delle connessure; 
- sarcitura di lesioni con l'impiego di scaglie di laterizio o pietra da recupero e malta di grassello di calce o malta di calce idraulica e pozzolana; consolidamento dei giunti mediante rimozione accurata delle sole 
malte instabili, tra i conci della muratura, eliminazione dei residui e polveri mediante leggero idrolavaggio a bassa pressione, ricostituzione della malta nei giunti con grassello di calce o malta di calce idraulica e 
pozzolana, e successiva stilatura o rifinitura finale; 
- restauro dei colmi, eseguito con scampoli di tufo allettati con malta di calce idraulica della stessa composizione delle esistenti o similare;
- estirpazione in profondità di radici di piante infestanti eseguita a mano e successiva riconfigurazione delle porzioni murarie interessate. 
Per ciò che concerne la messa in sicurezza degli intonaci emergenti dallo scavo le lavorazioni sono di seguito sintetizzate:  
- messa in sicurezza con velatura e puntelli di intonaco a rischio crollo; 
- preliminare pulitura di depositi incoerenti eseguita con attrezzi manuali; 
- pulizia da radici e microrganismi; 
- consolidamento e fissaggio dei distacchi di intonaco dalla muratura; 
- consolidamento superficiale di intonaci, pietre e laterizi; 
- reintegrazione delle parti mancanti di intonaco con malta di calce idraulica; 
- rifacimento cordoli di contenimento con malta composta di calce, pozzolana e sabbia setacciata. 
Il pronto intervento di messa in sicurezza delle pavimentazioni emergenti dallo scavo consiste nelle seguenti lavorazioni: 
- preliminare pulitura di depositi incoerenti;
- trattamento erbicida e biocida; 
- ricostruzione dell'adesione alla massicciata di sottofondo; 
- reintegrazioni di lacune da eseguirsi in sottotono; 
- rifacimento cordoli di contenimento con malta; 

Il prospetto principale, sul vicolo denominato dei Balconi, presenta iscrizioni a protezione delle quali è stato progettato un sistema di schermatura da eventi meteorici realizzato con una struttura in profilati d’acciaio a “l” zincati e verniciati fungenti da telaio su cui fissare delle lastre di cristallo di sicurezza stratificate. Il sistema è statofissato a mezzo di piastre ancorate alle travi emergenti del balcone sul fronte di Vicolo dei Balconi. 
Una volta liberato l’ambiente 2 potrà essere fruito dai visitatori solo dall’esterno, in considerazione della peculiarità e delle fragilità della materia antica presente (apparati parietali), come scelta dettata dall’Amministrazione.