LA TERRAMARA DI CAORSO

Lo scorso agosto, durante la fase di scavo, commissionata dal Consorzio di bonifica, per eseguire i lavori di realizzazione del nuovo impianto di sollevamento in località Ronchi di Caorso, consci della ricchezza storica della zona, a supervisionare le operazioni era presente un incaricato della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Parma e Piacenza.
L’archeologo Stefano Buffagni seguendo l’azione del mezzo e verificando la stratigrafia e la differenza cromatica del terreno, determinata dalla diversa deposizione di materiale archeologico, si è reso immediatamente conto della valenza del sito. Attraverso gara d’appalto, indetta dal Consorzio di bonifica,  ci vengono affidati i lavori di scavo. La Soprintendenza ne guida la direzione scientifica, seguita con puntuale attenzione dalla funzionaria archeologa Paola Mazzieri.
Si dà così avvio allo scavo archeologico, senza bloccare l’attività del Consorzio che ha comunque avuto la possibilità di proseguire in un’altra zona il proprio intervento.
Sul campo abbiamo impegnato una giovane squadra di professionisti, di età compresa tra i 25 e i 35 anni: il direttore tecnico di scavo Federico Scacchetti, il capo cantiere Paolo Bonometti , Stefano Buffagni, Alice Bertaccini e Alessandra Guglielmetti, Nicla Branchesi, Mirco Zerbino e l’operaio specializzato Ezzedine Khalifa. A loro, si aggiungono per consulenze, Luca Lancellotti e Claudio Fontanini.